Il Partenariato Pubblico Privato e il project financing a supporto dello sviluppo locale

di Claudio Dell’Orco

Responsabile Knowledge Management, Sinloc

La dotazione infrastrutturale italiana non è solo carente, e negli ultimi anni indebolita da investimenti decrescenti, ma è anche fortemente disomogenea sul territorio e qualitativamente poco performante. L’Italia negli ultimi anni ha visto una forte decrescita degli investimenti in costruzioni non residenziali pubbliche e questo ha fatto si che il Paese si collochi dietro Germania, Francia, Spagna, Belgio e altre Nazioni Internazionali in termini di logistic performance index (componente infrastrutturale) e di global competitiveness index (componente infrastrutturale). Alla base del gap infrastrutturale del Paese vi è sicuramente anche un ritardo culturale che confonde lo strumento, l’opera pubblica, con il fine, il servizio di pubblica utilità. Il recupero di questo ritardo potrà avvenire grazie all’utilizzo delle risorse pubbliche disponibili tuttavia risulta essere ostacolato dai limiti nella capacità progettuale del pubblico e del privato.

Il Partenariato Pubblico Privato (PPP) è una delle potenziali risposte al ritardo infrastrutturale nazionale ciò anche perché strutturalmente più focalizzato sulla gestione che sulla costruzione, e al servizio di pubblica utilità rispetto alla costruzione dell’opera. Il PPP ha aumentato nel corso degli anni la sua importanza relativa nel mercato delle Opere Pubbliche (OOPP), sia in termini di numero di gare che in termini di importo. Il ricorso al PPP è tuttavia molto concentrato su grandi concessioni nazionali, ovvero su concessioni di servizi che non incidono sul gap infrastrutturale.

Sviluppare e gestire opere di pubblica utilità in PPP deve rappresentare una modalità corretta e sostenibile di allocare con efficienza rischi e responsabilità tra pubblico e privato, migliorando così la qualità delle opere realizzate e l’efficacia della gestione.

Allo stesso tempo tuttavia, tali tecniche finanziarie presentano anche complessità e criticità che richiedono un’attenta valutazione da parte del soggetto pubblico, così come dei promotori privati.

Sintetizzando potremmo dire che il PPP ed il project financing danno la possibilità di “costruire” fin da subito, senza penalizzare troppo il pubblico o avvantaggiare troppo il privato, interventi che presentino un’adeguata allocazione dei rischi e siano in grado di garantire la sostenibilità economica e finanziaria dello stesso. Sulla base di quanto riportato possiamo affermare che il PPP e il project financing rappresentino una buona soluzione per la realizzazione di investimenti per la collettività.

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