L’economista utile. Vita di Giorgio Fuà

di Roberto Giulianelli

Docente di Storia economica e Autore del libro

Nota dell’autore

Scrivere un libro, qualunque libro, equivale a compiere un viaggio. Scrivere una biografia significa predisporsi a un viaggio di particolare difficoltà. La sua lunghezza, il suo significato, la sua articolazione e gli ostacoli che impone di affrontare dipendono dal biografato e dalle fonti alle quali si può attingere per ricostruirne la vita.

Giorgio Fuà è un biografato dalle qualità straordinarie. A testimoniarlo sono i risultati conseguiti in campo scientifico e accademico, ma più ancora la partecipazione a una congerie di progetti, diversi, eppure dai tratti contigui. Responsabile editoriale, commis d’état, esperto economista, uomo d’azienda. Sono questi i ruoli che Fuà veste nei vent’anni compresi fra la laurea e il ritorno ad Ancona. Li recita ai massimi livelli, interloquendo con uomini come Adriano Olivetti, Ernesto Rossi, Gunnar Myrdal ed Enrico Mattei. Sullo sfondo, si staglia una formazione debitrice tanto dell’appartenenza alla comunità ebraica, quanto di una madre dalla personalità forte ed eclettica. Dallo sfondo, affiorano personaggi forse minori per la Grande storia, tuttavia notevoli per fascino e impatto sulla sua esistenza, come Enzo Monferini, Marcello Boldrini e Sergio Steve.

Gli ultimi quarant’anni, Fuà li spende da imprenditore culturale (e politico) nella sua città natale. Qui presiede all’organizzazione e alla promozione sia di una delle più innovative facoltà di Economia e commercio del paese, sia di un istituto di programmazione regionale (Issem), appendice del disegno tratteggiato dalla Nota aggiuntiva di La Malfa, sia infine dell’Istao, scuola di marca olivettiana per economisti e manager.

La biografia di Fuà opera da chiave di accesso ad alcuni tra i fenomeni più rilevanti del Novecento. Il secondo conflitto mondiale, la Shoah, la ricostruzione postbellica, la Guerra fredda, la battaglia per il controllo del mercato petrolifero, il «miracolo» economico, la crisi del sistema fordista e l’affermazione di nuovi modelli di sviluppo locale possono essere riletti dalla prospettiva privilegiata di un uomo che li ha attraversati, talvolta da vittima involontaria, tal’altra, e più spesso, da consapevole protagonista. […]

(Roberto Giulianelli, L’economista utile. Vita di Giorgio Fuà, Il Mulino, Bologna 2019)

 

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