Maria Laura Ramello racconta il suo Master all’ISTAO
«Mi sono laureata un caldissimo giugno di 4 anni fa e l’unica cosa che ricordo distintamente di quel giorno sono gli immensi campi di girasole che abbiamo attraversato in auto, diretti verso la mia facoltà. E il fatto che non riuscissi a stappare lo spumante.
I 5 anni di studi universitari mi avevano aiutato a capire che non volevo fare l’insegnante. È uno di quei mestieri che si fa solo per vocazione. E io non l’ho mai avuta.Avevo perciò deciso di “lavorareinazienda”; mi dicevano che molte grandi imprese assumevano laureati in filosofia, perché non tentare?
Non sentendomi però preparata ad affrontare un mondo totalmente sconosciuto ho deciso di provare l’iscrizione ad un master. Strategia e Management d’impresa.Ho studiato tutta l’estate, su libri di economia che sembravano scritti in aramaico, ma alla fine ho superato i test, ho vinto una borsa di studio. E ho iniziato uno degli anni più belli della mia vita.
Tornare “dietro i banchi” è stata un’esperienza strana. Strano è stato anche salutare Heidegger per fare posto ad analisi di bilancio, smettere di leggere Baudrillarde e iniziare a leggere Kotler, mettere da parte la metafisica e dare il benvenuto ai sistemi informativi.Ma la cosa più bella è stato confrontarmi ogni giorno con ragazzi provenienti dalle facoltà più disparate che avevano formazione, approccio, forma mentis totalmente diversi dai miei. Ci sono stati grandi confronti, grandi litigate, ho usato per la prima volta un Mac, ho scoperto cosa sono gli integrali, e come funziona un motore a scoppio. Ho parlato tanto in inglese e fatto i miei primi colloqui di lavoro. Ho dormito in tenda nel giardino del campus – si chiama fare team building – ho iniziato a usare termini come “fittare”. Ho visto amministratori delegati di aziende immense, e i loro autisti. Ho imparato un sacco di sigle: CDA, CEO, SEO, DG, AD, MKTG. Ho studiato tantissimo, e scoperto quanto sia importante lavorare in gruppo. Ci sono state notti insonni a preparare presentazioni, esami, test, discussioni politiche. E feste, pranzi, vino e torte al cioccolato.
È stato un anno pieno, impegnativo, bello, strano. Un anno che mi ha arricchito e che mi ha fatto conoscere persone straordinarie. Un anno che ricorderò.
Per questo continuerò a consigliare ISTAO – Business School a tutti quelli che conosco.
Perché è stata una di quelle esperienze che inizi un po’ per caso, e finiscono per cambiarti la vita».