Il quadro economico e finanziario, interno ed internazionale, spinge verso una riqualificazione del rapporto tra PMI, mercato dei capitali ed intermediari finanziari. Diverse le trasformazioni in corso.
La riduzione delle barriere all’ingresso sul mercato alternativo del capitale (AIM) di Borsa italiana, il graduale incremento delle emissioni obbligazionarie di società non quotate e le nuove modalità di raccolta dei capitali e di finanziamento delle imprese legate alla integrazione tra tecnologie informatiche e settore finanziario (fintech) stanno aprendo nuovi scenari di accesso al credito.
Il legislatore nazionale e le autorità di regolamentazione, italiane ed europee, stanno creando le condizioni normative per favorire, direttamente ed indirettamente, l’accesso delle PMI al mercato dei capitali.
Lo sviluppo dei Piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR) introdotti dalla legge 232 del 2016 per offrire, attraverso l’esenzione fiscale, maggiori rendimenti alle famiglie, favorire lo sviluppo dei mercati finanziari nazionali ed aumentare le opportunità delle imprese di ottenere risorse finanziarie per gli investimenti, sta incrementando la liquidità sui mercati dei capitali italiani rendendoli più attrattivi alle imprese.